giovedì 20 novembre 2014

Sindaci sempre più (unici) parafulmine del malcontento della gente. Spesso loro malgrado


Un tempo venivano solo fischiati o contestati in maniera tutto sommato civile, entro i canoni della buona creanza. Sempre più spesso oggi invece vengono aggrediti, perfino malmenati. Sto parlando dei sindaci e degli amministratori in genere. Il catanese Enzo Bianco è una delle vittime più recenti, mentre qualche giorno fa se i primi cittadini di Genova e Carrara non fossero stati protetti dalle forze dell'ordine chissà cosa sarebbe successo. Vogliamo parlare del primo cittadino di Roma Ignazio Marino?
Si dirà: è l'evoluzione del "piove governo ladro", anche se un celebre comico milanese anni fa faceva notare che "il governo comunque è ladro anche se non piove". Il problema oggi è che la situazione è diventata complicata. La gente ha fame (letteralmente) e con qualcuno se la deve pur prendere. La violenza ovviamente era e rimane ingiustificata. Ma non sottovaluterei le ragioni del cittadino comune, quello che non capisce più il teatrino della politica, con questi protagonisti che litigano impunemente non capendo che l'interesse collettivo chiede ben altro.

È indubitabile, in ogni caso, che ai sindaci si attribuiscono troppe responsabilità, più di quelle che effettivamente hanno. Sono loro i primi, i secondi e i terzi punti di riferimento della gente. E sono loro quelli che rischiano di pagarne le conseguenze più serie. 
Questo non è giusto. C'è un senso della misura che rischia giornalmente di sfuggire non (sempre) per colpa degli amministratori ma loro malgrado. 

1 commento:

  1. È vero la gente è stanca e "affamata" ed è inutile dire che comunque i ristoranti sono pieni, perché di gente che non può permettersi neanche una birra ce n'è tanta. La gente comune è stanca di sentirsi dire che deve stringere la cinghia, che deve fare i sacrifici mentre i politici percepiscono stipendi e le pensioni d'oro, per non parlare dei loro privilegi. Quando un uomo perde il lavoro e sa che non può più mantenere la sua famiglia, allora si dispera e un uomo disperato può avere reazioni anche violente. Questo non vuol dire che la violenza è giustificata. La violenza va sempre condannata. Purtroppo chi ci rimette sono persone che non c'entrano nulla, come i sindaci. Anche il sindaco di Sciacca tempo fa è stato aggredito. Eppure è uno di quei pochi sindaci che non si risparmia, che lotta e che sta facendo di tutto affinché il nostro paese migliori. Ma purtroppo non ha la bacchetta magica e se il governo centrale tagli i fondi, un sindaco non può fare miracoli.

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