domenica 27 novembre 2022
Da "Esterno notte" a "Il Dio disarmato": Moro tra ricostruzioni e legittime suggestioni artistiche
Così come è un fatto che fu scritto nero su bianco dallo statista (accusato anche per questo fatto di non essere più lucido a causa della sua prigionia) "Il mio sangue ricadrà su di loro", riferendosi espressamente ai capi del suo partito, che con la "linea della fermezza", avallata dal PCI, di fatto lo condannarono a morte. Da appassionato di cinema, ho apprezzato la ricostruzione scenografica, la regia (sul piano tecnico) e le prove di altissimo livello degli attori del cast, a partire da quella di Fabrizio Gifuni. La parte del film relativa alla ricostruzione per così dire "fantasiosa" da parte di Marco Bellocchio personalmente non la ritengo scandalosa. Sì, in alcuni frangenti forse è forzata, e non sarò certamente io a negare che possa in qualche maniera risentire di possibili condizionamenti ideologici dell'autore. Quella di Bellocchio però rimane, in ogni caso, una chiave di lettura legittima, compresa la suggestione del finale che non è stato, quello di Moro vivo (sperato da Cossiga)
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