lunedì 8 dicembre 2014

Giornalisti vergognatevi. Quanta ipocrisia in quel prete di Santa Croce Camerina (che sapeva benissimo di venire registrato da quelle telecamere che lo "infastidivano")


"Vergogna". È stato così che il viceparroco di Santa Croce Camerina, tale padre Flavio Maganuco, si è lamentato pubblicamente davanti ai fedeli per la presenza in Chiesa, durante la funzione che stava celebrando, di telecamere e giornalisti. Naturalmente don Flavio sapeva bene che quel suo commento veniva registrato proprio da quelle telecamere, proprio da quei giornalisti. Trovo, dunque, che più o meno ipocritamente il prelato abbia quantomeno contraddetto se stesso, sempre che il suo "vergogna" sia stato sinceramente proferito.
Penso poi che sia un brutto lavoro quello del cronista. D'altronde in cinema e in letteratura il giornalista viene sempre rappresentato come un rompiscatole che non rispetta la privacy, che bussa alle porte alla ricerca di un dettaglio o di una dichiarazione, che cerca uno spunto per fare al meglio il proprio lavoro ed onorare i propri impegni. Spesso per pochi euro, intendiamoci, in un mondo quello di oggi in cui lo sfruttamento di questa professione è sempre più esagerato.
Ma sfugge ai più, naturalmente, che nell'esercizio di questo lavoro l'obiettivo è sempre quello di soddisfare l'interesse pubblico. L'omicidio di un bambino rientra decisamente in questo contesto. Certo, sta poi alla professionalità di ciascuno esercitare questo ruolo con senso della misura e della responsabilità. Ma quale categoria non ha pecore nere? Nessuna, neanche quella dei preti (ahimè).
Entrare in Chiesa per sentire cosa avrebbe detto il prete sulla tragedia del piccolo Loris era un normalissimo esercizio della libertà di stampa. Eppure padre Flavio questo non l'ha gradito. Certo, avesse detto qualcosa su questa immane tragedia, più che invitare i giornalisti a vergognarsi, avrebbe fornito un servizio essenziale non solo alla comunità cristiana, ma anche a quella laica, lanciando magari un messaggio ecumenico affatto banale, ricordando ad esempio che i bambini non si sfiorano neanche con un dito. Non ha fatto niente di tutto questo padre Flavio. Ha solo invitato solo i giornalisti a vergognarsi perché la comunità è stanca e arrabbiata. 
Quando l'assassino di Loris sarà arrestato il circo mediatico lascerà Santa Croce Camerina. Magari padre Flavio ne sarà felice. Ma padre Flavio dovrebbe ricordare ai suoi fedeli che c'è molto peggio della comunità "disturbata" dalla presenza dei giornalisti: il corpicino senza vita di Loris. Che non poteva aver fatto male a nessuno.
Massimo D'Antoni
@dantonisciacca

2 commenti:

  1. Giuseppe Muscarnera ha scritto:
    Ciao Massimo, oggi al Tg delle 13:30 ho avuto la stessa impressione, più che stare sul dramma di una famiglia nonché Di un'intera comunità, il sacerdote è caduto nella trappola del fascino del gossip, che permettimi sta rovinando una bellissima professione e il senso stesso della notizia.

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  2. Il problema e che ci sono tante razze di giornalisti !! Per cui non bisogna fare tutta l'erba un fascio, ma colpire solo chi fà giornalismo per altri scopi !!

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