martedì 12 giugno 2018

Noi in diretta per cinque ore a Menfi? Lo abbiamo fatto anche per senso di riconoscenza

L'altra sera siamo stati in diretta per cinque ore consecutive, per conoscere insieme il nome del nuovo sindaco di Menfi. Qualcuno mi ha chiesto "perché"? Domanda lecita, se si pensa che oggi qualsiasi iniziativa debba, in qualche maniera, essere immolata ad un introito economico, soprattutto se un'azienda televisiva rende operativi tutti i suoi (pochi) effettivi per l'evento.

No, non abbiamo avuto sponsor commerciali per la diretta dell'altra sera. Abbiamo ricevuto, quella sì, tanta stima e amicizia da parte di chi ci ha seguito. A partire dai cittadini di Menfi. Non abbiamo incassato un centesimo per quella diretta. Diciamo che abbiamo fatto un investimento culturale e di sensibilità civile. Perché se non facciamo questo, che ci stiamo a fare?

Ma c'è anche un'altra ragione che ci ha indotto a fare quello che abbiamo fatto, a prestare attenzione ad un appuntamento, quello elettorale, che è di grande importanza in una comunità. Il comune di Menfi è uno degli ultimi che continua a riconoscere importanza alle emittenti televisive locali, a cui quasi sempre commissiona le dirette del Consiglio comunale. Per questo ringraziamo le amministrazioni che si sono succedute, così come gli stessi consiglieri, anche quelli di opposizione, che non hanno mai rinunciato a questa forma di trasparenza dell'attività politica. Volontà che, per quanto ci riguarda, si è tradotta anche in un sostegno a Tele Monte Kronio e Tele Radio Sciacca, chiamate a svolgere un servizio pubblico.

Abbiamo raccontato in diretta le elezioni a Menfi anche come segno di riconoscenza nei confronti di una comunità che continua a valorizzare le aziende come la nostra. Perché in altri comuni la diretta tv dei consigli comunali non è una priorità.

3 commenti:

  1. "A buon intenditor poche parole" è il senso della tua considerazione.
    Ma se pensi di raggiungere "chi di competenza", faremmo bene a ricorrere ad un altro proverbio, forse più fattuale (per citare Crozza-Feltri) del primo: "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".

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  2. A buon intenditor poche parole. È il senso della tua considerazione. Ma se pensi di raggiungere chi di competenza, faremmo bene a ricorrere ad un altro proverbio, forse più fattuale (per citare Crozza-Feltri) del primo: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

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  3. Confermo la stima ai cittadini di Menfi

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