martedì 19 giugno 2018

La storia è andata più avanti di noi, la cultura del dalli al capro espiatorio non potrà mai vincere

Io ho rispetto per chi la pensa diversamente da me. Ma penso, facendo un'analisi la più possibile obiettiva, che viviamo una fase storica in cui l'uomo cerca solo un capro espiatorio per le sue crisi, ora economiche, ora civili: il migrante, il rom, il musulmano, il gay, e così via. 
L'uomo oggi cerca qualcuno a cui dare la colpa, accecato dalla rabbia, incolpando gli innocenti per i problemi personali e per quelli della società, dichiarando di volere difendere la comunità autoctona. Ma è una pretesa che arriva fuori tempo massimo. La storia è andata troppo avanti rispetto alle visioni di qualcuno, rimaste ancorate ad un concetto di società che escludeva, mentre l'umanità è inclusiva. 
E, state tranquilli, nemmeno Salvini ce la farà a fermare il cammino dell'umanità. Salvini queste cose le sa meglio di me, e ne sta solo approfittando politicamente, per essere più potente. Sa bene che prima o poi questo suo progetto di pulizia etnica si schianterà contro i percorsi e i processi naturali. Perché il mondo non è diviso in buonisti e cattivisti. Il mondo è diviso in ricchi e poveri. E non è fermando l'immigrazione o prendendosela con i rom che i poveri diventeranno ricchi. No, la redistribuzione della ricchezza nel mondo richiede percorsi molto diversi. Ecco perché non resisteremo a lungo a fare i forti con i deboli e i deboli coi Salvini.

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