Io
ho rispetto per chi la pensa diversamente da me. Ma penso, facendo
un'analisi la più possibile obiettiva, che viviamo una fase storica in
cui l'uomo cerca solo un capro espiatorio per le sue crisi, ora
economiche, ora civili: il migrante, il rom, il
musulmano, il gay, e così via.
L'uomo oggi cerca qualcuno a cui dare la
colpa, accecato dalla rabbia, incolpando gli innocenti per i problemi personali e per quelli della
società, dichiarando di volere difendere la comunità autoctona. Ma è una
pretesa che arriva fuori tempo massimo. La storia è andata troppo avanti
rispetto alle visioni di qualcuno, rimaste ancorate ad un concetto di
società che escludeva, mentre l'umanità è inclusiva.
E, state
tranquilli, nemmeno Salvini ce la farà a fermare il cammino
dell'umanità. Salvini queste cose le sa meglio di
me, e ne sta solo approfittando politicamente, per essere più potente.
Sa bene che prima o poi questo suo progetto di pulizia etnica si
schianterà contro i percorsi e i processi naturali. Perché il mondo non è diviso in buonisti e cattivisti. Il mondo è diviso in ricchi e poveri. E non è fermando l'immigrazione o prendendosela con i rom che i poveri diventeranno ricchi. No, la redistribuzione della ricchezza nel mondo richiede percorsi molto diversi. Ecco perché non resisteremo a lungo a fare i forti con i deboli e i deboli coi Salvini.
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