mercoledì 11 luglio 2018

La questione migranti come lavacro della coscienza degli italiani

Il capo del Governo Matteo Salvini (lui è) e il suo cameriere Danilo Toninelli stavolta hanno chiuso i porti non ad una nave qualsiasi, ma ad una imbarcazione della Marina, quindi dello Stato italiano da loro governato. Lo fanno sulla base di un principio per il quale bisognerà perseguire penalmente i responsabili delle presunte minacce all'equipaggio della Vos Thalassa. Io sono d'accordo con loro. Il punto è che sono 67 persone. E il signor ministro dell'Interno sta facendo credere ai suoi supporter che tutti e 67, dal numero 1 al numero 67, siano tutti dei facinorosi e dei malviventi. Non è statisticamente concepibile che si tratti di delinquenti dal primo all'ultimo. Perfino "il Giornale" ha scritto che i minacciatori sarebbero stati non più di un paio. Individuarli non dovrebbe essere difficili. Epperò dobbiamo tenere in ostaggio di Salvini una nave della Guardia Costiera della Repubblica in mezzo al mare in attesa che i prossimi sondaggi facciano schizzare la Lega al 60%. E allora non c'è alternativa: buttiamoli in mare, diamoli in pasto ai pescecani, come facevano i pirati. Oppure uccidiamoli questi 67 "delinquenti" che, peraltro, se non dimostrano di stare scappando da almeno una guerra non hanno diritto di provare a migliorare la loro esistenza. Facciamo andare la Lega al 60%. E così il Popolo italiano che potrà tornare a dormire con le porte aperte, i disoccupati potranno tornare a trovare quel lavoro che i migranti hanno loro tolto. Torneremo tutti a poter pagare le bollette, a poter tornare in pizzeria senza quel rompiscatole che vuole a tutti i costi venderci la rosa, o senza che quello sporco magrebino, che magari è un fisico nucleare che parla 7 lingue (una in più di Conte) vuole per forza venderci un accendino. La verità è che i migranti sono il lavacro delle coscienze degli italiani sedicenti perbene. Quelli che pagano (tutti, of course) le tasse o che non fanno il doppio lavoro o che non sfruttano benefici che non gli spettano (ISEE e robe varie) togliendoli a chi ne ha veramente bisogno. Ok, ho generalizzato, lo ammetto. Ma è la stessa cosa che, al contrario, fate voi "antibuonisti".

Nessun commento:

Posta un commento

Il carcere duro: perché il dibattito sul singolo caso Cospito si sta estendendo sulla norma nella sua interezza

Avere trasformato la singola questione riguardante lo sciopero della fame dell'anarchico Alfredo Cospito in un dibattito (con molte, tro...