martedì 24 luglio 2018

Il padrone del M5S immagina un'Italia senza Parlamento. Strano però che i grillini si siano battuti col coltello tra i denti contro la fine del bicameralismo perfetto

"Il Parlamento prima o poi diventerà inutile, sarà il web ad esprimere la vera democrazia rappresentativa". Così parlò Davide Casaleggio, padrone del Movimento 5 Stelle. Dichiarazioni fatte mentre la "creatura" del padre Gianroberto è al potere e che, proprio per questa ragione, non possono non suscitare più di qualche preoccupazione. Attenzione però: i tempi cambiano, e pensare che gli assetti istituzionali in materia di forma di stato e forma di governo siano da considerarsi intoccabili è sbagliato. Le eventuali modifiche, però, soprattutto su tale versante, richiedono un processo graduale. Un primo passo sarebbe stato, a mio avviso, l'abolizione del bicameralismo perfetto. Eppure il Movimento 5 Stelle, il cui padrone è così visionario al punto da immaginare una Repubblica senza Camere, è stato uno di quei soggetti politici che si è battuto con il coltello tra i denti contro questa prospettiva. Perché alla fine, come tutti, ha pensato solo alle prossime elezioni, non certo alle prossime generazioni.
Nel merito: senza voler scomodare Norberto Bobbio, assimilare Internet alla prospettiva della rappresentatività politica di un Popolo, non rivela una concezione futuristica, tutt'altro. L'idea di una società moderna organizzata e gestita secondo la visione sostanziale immaginata da George Orwell nel suo capolavoro "1984" altro non fa che confermare una concezione assolutamente oligarchica del potere, con l'aggravante di coprire l'assunto oligarchico con una finta rappresentatività totalizzante, espressione oltremodo "diretta" della volontà dei cittadini. Se la Democrazia non è rappresentativa all'interno delle istituzioni allora non è più Democrazia. Ma occorre anche evitare di prenderci in giro. In Italia, negli anni, il Parlamento per i governanti è stato sempre più un ingombro, come ha rivelato il ricorso diuturno alla decretazione d'urgenza. Da qui, però, ad immaginare di poterne fare a meno, sull'altare di un sistema che non può soppiantare i rapporti sociali, ce ne corre.

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