domenica 3 luglio 2016

Pellè lo sborone e la modestia come lezione di vita


Dicono che Cristiano Ronaldo sia uno spaccone pieno di arie. È una definizione che non condivido. Nella sua attività di calciatore professionista il portoghese è un atleta esemplare: è il primo a presentarsi agli allenamenti e l'ultimo ad andarsene. Sa bene, naturalmente, che dedizione al lavoro e spirito di sacrificio sono fondamentali per valorizzare il proprio talento, come dimostrano le sue straordinarie gesta sportive. Tutto il resto fa parte dello star-system: i soldi (è il calciatore più pagato al mondo) le belle donne, qualche limite caratteriale (chi non ne ha?). Che ci sia simpatico o meno non conta, ma tra le sue caratteristiche generali, a qualcuno sembrerà strano, non gli fa difetto l'umiltà. E questo anche se CR7 è perfettamente consapevole (questa non è certo una colpa) di essere un fuoriclasse forse senza pari.
Andiamo al contraltare. Ieri sera assistendo all'epilogo (sportivamente) drammatico di Germania-Italia abbiamo potuto assistere ad una spacconata indegna. Quella di Graziano Pellè, che prima di tirare il suo calcio di rigore al cospetto del portiere avversario (peraltro campione del mondo in carica) ha fatto lo sborone, provocando Neuer, preannunciandogli con un gesto inequivocabile che gli avrebbe fatto il "cucchiaio" alla Totti. Per poi sbagliare miseramente. Non è l'errore dal dischetto che condanno, ma la mancanza di umiltà del nostro giocatore. Il combinato disposto tra genio e sregolatezza che Pellè ha tentato di ostentare si è scontrato con la dura realtà. Impeccabile Neuer, che non ha reagito alla provocazione occupandosi solo del suo compito: quello di impedire all'avversario di fare gol.
L'umiltà equivale alla lealtà. Nello sport come nella vita, nella professione e nei rapporti interpersonali. Dice Dino Zoff: "Se ai miei tempi l'attaccante che mi faceva gol si fosse messo a danzare e a irridermi lo avrei preso a schiaffi". Significa che il rispetto dell'avversario è sacrosanto. In una competizione le parti contrapposte danno tutto quello per la propria causa. Ma poi si stringono la mano, si rispettano. Pellè ieri ha mancato di rispetto all'avversario. E questo non si fa. Perché non è così che si da' l'esempio ai giovani. 

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